Cisco next generation certificationCome ciclicamente accade, ogni 3 o 4 anni, Cisco ha aggiornato i programmi riguardanti le certificazioni ma stavolta, oltre ad intervenire sui contenuti, ha rivoluzionato anche la struttura dei percorsi delle certificazioni dei vari ambiti tecnologici.




I CAMBIAMENTI PIU’ EVIDENTI
Prima di tutto, non esistono più prerequisiti per ottenere delle certificazioni specifiche, il che vuol dire che è possibile affrontare gli esami per una certificazione Professional anche senza aver conseguito la relativa Associate.

Di uguale impatto rivoluzionario, non esiste più la certificazione CCENT. Quelle che possono essere considerate come delle certificazioni entry level sono le nuove CCT Routing & Switching e la CCT Data Center. Queste due certificazioni CCT (Cisco Certified Technician) si concentrano su ambiti piuttosto diversi da quello che era lo scopo della CCENT, infatti mirano non solo a fornire una base dei concetti di networking ma, ognuna nel suo ambito, i programmi si incentrano sulla formazione di un tecnico installatore on-site, con un rafforzamento sulle skills necessarie agli interventi sugli apparati ed alla loro installazione e/o sostituzione (in questi link il programma CCT R&S e il programma CCENT).


Altro cambiamento sostanziale è la scomparsa delle varie certificazioni Associate in favore di una canonica CCNA arricchita, oltre ai fondamenti di Routing e Switching sempre presenti, da concetti assenti nell’attuale versione del percorso come quelli di Wireless e Sicurezza, ormai imprescindibili in un ambiente Enterprise.

Altra novità, è la comparsa del percorso DevNet (unico ad avere anch’esso una certificazione Associate dedicata), un’innovazione nata dal nuovo trend del networking che vede la Programmability e l’Automation i fulcri del nuovo modo di gestire e concepire la rete.

next level certification



COSA CAMBIA
Nei fatti, quindi, si avranno due certificazioni Entry Level CCT, due certificazioni Associate (la CCNA e la DevNet Associate), dei percorsi Professional con relativa verticalizzazione con certificazione CCIE e, in linea col presente, il livello più alto, la certificazione CCAr (Architect).

In ogni caso, è per i percorsi Professional che l’impatto è maggiore. Da questo aggiornamento, per ottenere una certificazione Professional è necessario superare un minimo di due esami: il primo, mandatorio, definito Core Exam ed un altro definito Concentration Exam (relativo ovviamente allo stesso ambito di pertinenza del Core Exam). Ad esempio, per ottenere la CCNP Enterprise (altra curiosità, tranne che per la CCT, sono scomparsi i termini Routing and Switching dalle varie certificazioni), è necessario superare il relativo esame Core ed un Concentration a scelta (vedi esempio).

next level certification migration

Questo cambiamento rende attuabile la possibilità di ottenere una certificazione Professional strizzando l’occhio alla tecnologia o alle tecnologie più utili e spendibili nel proprio ambito lavorativo. Nulla vieta, ovviamente, di affrontare anche altri percorsi che fanno riferimento ad altri esami aumentando le proprie skills su più fronti.

Inoltre, sono presenti dei percorsi che vedono il proprio coronamento in alcune certificazioni definite Specialist, che offrono la possibilità di formare delle figure specialistiche su ambiti particolari.
Anche per il conseguimento di una certificazione CCIE le cose sono leggermente cambiate: per ottenere il tanto ambito livello expert, sarà necessario superare il Core Exam relativo all’ambito di interesse (l’esame obbligatorio della CCNP per intenderci), e il solito scoglio dell’esame di Laboratorio per poter attestare di essere in possesso delle skills necessarie per poter vantare il badge CCIE. In breve, non esiste più un esame “teorico” dedicato.

COSA SUCCEDE A CHI E’ GIA’ IN POSSESSO DI CERTIFICAZIONI CISCO
Il cambiamento interessa da vicino tutti coloro i quali vogliano intraprendere questo percorso ex novo, ma anche e soprattutto chi possiede già delle certificazioni Cisco. Esaminiamo caso per caso cosa cambierebbe per loro.
Chi è in possesso di una certificazione di livello Associate, questa gli verrà convertita nella nuova CCNA con un training badge relativo alla tecnologia della vecchia certificazione in possesso (ad es. Routing and Switching, Security, Wireless, Collaboration, etc.).

Chi è in possesso di una certificazione Professional sarà meglio che entri in confidenza con quello che è il Migration Tool, lo strumento che permette di capire la propria certificazione come sarà convertita dal 24 febbraio 2020 in poi.

Ad esempio: chi è in possesso della CCNP R&S, cosa otterrà automaticamente col passaggio alla nuova struttura gerarchica delle certificazioni?
La vecchia CCNP R&S si otteneva superando tre esami: Switch, Route e Tshoot, ognuno con un codice diverso. Il Migration Tool messo a disposizione sul sito di Cisco permette di capire come verrà convertita questa certificazione (vedi esempio): chi possiede la CCNP R&S ed ha quindi superato questi tre esami sarà certificato CCNP Enterprise come se avesse superato l’esame di Core e il Concentration Exam Enterprise Advanced Infrastructure Implementation.

next level certification migration tool 01

Lo stesso ragionamento è possibile estenderlo a qualsiasi certificazione di tipo Professional di cui si è in possesso, in modo da poter prevedere cosa succederà ai propri badge con questo nuovo aggiornamento.

Ai certificati CCIE la certificazione verrà riconvertita nella nuova CCIE relativa al proprio ambito di competenza. Altra curiosità, il percorso Wireless (praticamente scomparso) in realtà è stato integrato nel nuovo percorso Enterprise, infatti dopo la CCNP Enterprise il sentiero si biforca in due possibili CCIE che strizzano l’occhio al proprio ambito di pertinenza: Enterprise Infrastructure o Wireless.

COSA SUCCEDE A CHI STA STUDIANDO
E chi invece è nel bel mezzo degli studi cosa deve fare?
Cisco ha previsto un periodo finestra entro il quale è ancora valido e possibile certificarsi per poi vedere i propri traguardi convertiti su quella che è la nuova struttura delle certificazioni.

Affrontiamo gli esempi più comuni, partendo da una verità che vale per tutti: si ha tempo per sostenere gli esami per le certificazioni correnti fino al 24 febbraio 2020. Per chiunque riesca a certificarsi prima di questa data valgono le regole di coloro che sono già in possesso di certificazioni Cisco, ovvero vedranno i propri badge convertito in quelle che sono le nuove certificazioni.

Per chi invece sta affrontando lo studio di una CCNP che prevede il superamento di più esami, il Migration Tool aiuta a capire se con gli esami in possesso è stato già superato un esame relativo alla nuova CCNP, quali esami concludere prima del termine massimo per ottenere la certificazione Professional oppure, in base agli esami sostenuti, quale dovrà o quali dovranno essere gli esami da sostenere una volta entrata in vigore questa novità in maniera ufficiale.

Diamo un’occhiata in pratica a quanto è stato detto. Ancora prendendo come esempio la CCNP R&S, di seguito è possibile vedere, se non sono stati sostenuti tutti gli esami per il conseguimento della CCNP attuale, di cosa si sarebbe in possesso dal 24 febbraio 2020 e quali esami poi dover sostenere dopo gli aggiornamenti.

Nel caso in cui si sia conseguito solo l’esame Route non si otterrà nessuna conversione, sarà necessario superare il Core Exam ed uno Specialist;

next level certification migration tool 02



Nel caso in cui si siano conseguiti solo gli esami Route e Switch (e quindi mancherebbe tshoot) si otterrà il Core Exam e sarà necessario sostenere uno dei vari Concentration per ottenere la certificazione;

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Nel caso in cui si siano conseguiti solo Route e Tshoot (quindi mancherebbe Switch), si otterrebbe il Concentration Exam Enterprise Advanced Infrastructure Implementation e andrebbe sostenuto l’esame Core per ottenere la CCNP.

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Il tutto vale quindi con qualunque combinazione possibile e vale anche per gli altri percorsi di specializzazione che non siano Routing and Switching. Bisogna valutare bene quindi il piano d’azione considerando che la finestra fino al prossimo febbraio è stata prevista proprio per permettere ad ognuno di proseguire il percorso prefissato.

Per chi sta studiando una CCNA invece cambia poco, a patto che l’esame venga sostenuto entro il termine massimo. Particolare attenzione a chi ha conseguito la certificazione CCENT: questo badge non esisterà più. Non esisteranno più nemmeno i famosi ICND1 e ICND2 per la certificazione CCNA R&S, proprio perché la CCNA torna ad essere a ciclo unico, con un esame singolo. Motivo per cui a chi è certificato CCENT basta soltanto ottenere la CCNA R&S (quindi completare l’ICND2) prima del 24 febbraio 2020 per poter vedere così la propria CCNA R&S convertita nella nuova CCNA.




fdFabio D'Avino
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